IL PREMIO VASTO NEL TEMPO

Nei pri­mi anni cinquan­ta del ‘900 l’Amministrazione Comu­nale di Vas­to ed in prim­is il Sin­da­co di allo­ra, Florindo Rit­uc­ci-Chin­ni, pro­mossero in cit­tà due mostre di notev­ole suc­ces­so che sot­to­lin­earono il legame tra la lezione stilis­ti­co-espres­si­va dei fratel­li Pal­izzi e la ricer­ca delle suc­ces­sive gen­er­azioni di artisti italiani.

Il Pre­mio Vas­to d’arte con­tem­po­ranea, isti­tu­ito nell’estate del 1959,si fece erede del­lo spir­i­to che ave­va ani­ma­to l’ideazione delle sud­dette inizia­tive, pre­figgen­dosi l’obiettivo di seguire l’evoluzione dell’arte nazionale e di dif­fonderne la conoscen­za sul ter­ri­to­rio locale.

La pri­ma edi­zione del Pre­mio, ded­i­ca­ta ai prin­ci­pali pit­tori vaste­si dell’epoca, fu segui­ta da due meet­ing artis­ti­ci di natu­ra estem­po­ranea e da una sig­ni­fica­ti­va serie di col­let­tive, che affi­an­car­ono indagi­ni di tipo tem­ati­co-prob­lem­ati­co ad omag­gi, anto­logiche e segnalazioni.

Dal 1975 il Pre­mio abban­donò la veste di cer­ta­men artis­ti­co per trasfor­mar­si in rasseg­na d’arte di qual­ità, affi­da­ta a crit­i­ci di grande spes­sore, tra i quali basti ricor­dare Guzzi, Bia­sion, Car­luc­cio, Sala, De San­ti, Mascher­pa, De Miche­li, Simongi­ni, Di Mar­ti­no, Car­li, Cer­ritel­li e Crispolti.

Par­ti­co­lare rilie­vo assun­sero le tre Bien­nali di Arte e Crit­i­ca d’Arte, carat­ter­iz­zate dal­la pre­mi­azione di un sag­gio ritenu­to meritev­ole al quale si ispi­ra­va la rasseg­na dell’anno suc­ces­si­vo, cura­ta dal­lo stes­so autore del con­trib­u­to criti­co risul­ta­to vincente.

Da seg­nalare sono anche le edi­zioni com­p­rese tra il 1991 ed il 1995, incen­trate sul­la riv­is­i­tazione dell’arte ital­iana del­la sec­on­da metà del ‘900, anal­iz­za­ta nelle sue diverse cor­ren­ti e con­fig­u­razioni. Nel tem­po il Pre­mio Vas­to d’arte con­tem­po­ranea ha trac­cia­to un prezioso per­cor­so inter­pre­ta­ti­vo dei fenomeni artis­ti­ci ital­iani di mag­gior rilie­vo, anal­iz­zan­done i lin­guag­gi tradizion­ali ed inno­v­a­tivi in rap­por­to all’incessante mutare dei val­ori esteti­ci a liv­el­lo internazionale.

Alcune edi­zioni del­la rasseg­na, come quelle a cura di Loren­zo Cano­va e Alessan­dro Riva, han­no riv­olto una par­ti­co­lare atten­zione alle nuove gen­er­azioni di artisti oper­an­ti in Italia.

A vali­di autori emer­gen­ti nel cam­po delle arti visive è ded­i­ca­ta, a par­tire dal 2002, la sezione delle Pro­poste, denom­i­na­ta Incon­trAr­ti e orga­niz­za­ta in col­lab­o­razione con il Lab­o­ra­to­rio Art­iBus di Vas­to, nelle per­sone di Bruno Scafet­ta e Daniela Madonna.

Il Comi­ta­to orga­niz­za­tore del Pre­mio, al fine di accrescere la sen­si­bil­ità dei gio­vani nei con­fron­ti dell’arte con­tem­po­ranea, da alcu­ni anni pro­pone alle sco­laresche vis­ite gui­date all’interno degli itin­er­ari espos­i­tivi. Si occu­pa inoltre di pro­muo­vere la col­lana di lib­ri “Teca del­la memo­ria”, che intende rileg­gere in fil­igrana la sto­ria artis­ti­ca e cul­tur­ale di Vas­to evi­den­zian­done i rap­por­ti con la realtà nazionale ed estera.