20 Luglio - 1 Settembre 1996

MEMORIE DEL FUTURO

1996

XXIX EDIZIONE

Generazioni a confronto verso il 2000 a cura di Gabriele Simongini

Occorre guardare all’avvenire, ma senza l’ossessione del “nuovo” ad ogni costo, rispettando la linea moderna dell’arte italiana ed il senso della storia. E’ questo, sinteticamente, il nucleo significante della mostra intitolata “Memorie del futuro. Generazioni a confronto verso il 2000 ” , presentata nell’ambito del 29° “Premio Vasto”.
Desidero ringraziare in quest’occasione l’Amministrazione comunale e l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Vasto per la fiducia accordatami e per l’impegno profuso nell’iniziativa.
Probabilmente l’assenza di qualche artista, a cui si era pensato nella fase di avvio del progetto, fa sentire il proprio peso sulla validità dell’esposizione, ma era obbligatorio privilegiare imprescindibili necessità di risparmio e di economia nell’ambito del bilancio comunale.
Inoltre va segnalato l’apporto di due giovani e colti critici, quali sono Maria Augusta Baitello, che ha scandagliato il fecondo ambiente abruzzese (a cui appartengono, tra gli altri, Maria Gabriella Castiglione, Luciano Del Piano, Ennio Di Vincenzo, Gigino Falconi, Stefano Ianni) e Riccardo Notte, responsabile della selezione di sei artisti che vengono anche a rappresentare, sia pur in modo non esclusivo, il clima creativo del nostro meridione (Alessandro Bazan, Paolo Bresciani, Adriana De Manes, Carmine Di Ruggiero, Gioacchino Pontrelli, Salvatore Vitagliano alias Salvatore T).
La mostra privilegia le singole individualità artistiche, al di là di tendenze, mode o correnti, e l’idea del confronto generazionale e, pur tuttavia, ampio e libero. Oltre ai nomi scelti dalla Baitello e da Notte (e da loro presentati nei rispettivi saggi critici), il gruppo dei giovani comprende Sabina Alessi, Antonello Bollettini, Leonardo Bonivento, Fabrizio Campanella, Lucilla Caporilli Ferro, Roberto Carbone, Paolo Consorti e Luca Valerio, la fascia di età intermedia riunisce, a grandi linee, Giovanni Arcangeli, Graziano Marini e Paolo Viterbini, mentre quella over 50 accomuna Giorgio Bompadre, Sergio Ceccotti, Bruno Chersicla, Fernando De Filippi, Paolo D’Orazio, Fulvio Ligi, Achille Pace, Eduardo Palumbo, Antonio Passa, Achille Perilli, Augusto Salati, Giovanni Soccol. Le prime due fasce sono messe a confronto con il terzo nucleo, nell’ottica di un rapporto generazionale, appunto.
Le mostre-omaggio uniscono, per certi versi, la notorietà alla riscoperta: l’una è infatti dedicata a Piero Dorazio incisore (del quale è stato appena pubblicato, dalle Edizioni Pananti, il “Catalogo ragionato dell’opera incisa 1962-1993”, da me curato), il cui vigore immaginativo non è ancora completamente conosciuto e l’altra ad Augusto Perez, con alcune sculture recenti che ne illuminano la grandezza creativa, non sempre considerata in tutto il suo valore.

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