Il tema è la ri-lettura e re-interpretazione del genere canonico “paesaggio” dall’inizio del Novecento ad oggi, in occasione del bicentenario della nascita del grande pittore vastese Filippo Palizzi, autore di alcuni dei più pregevoli esempi di pittura paesaggistica dell’Ottocento italiano.
La mostra è organizzata dal Comitato Premio Vasto d’arte contemporanea, presieduto sin dal 1959 da Roberto Bontempo, fondatore dello storico Premio, e promossa dal Comune di Vasto.
Lungo il percorso espositivo – che si snoda cronologicamente, a partire dai primi anni del Novecento, per tutto il XX secolo, entrando nel XXI e arrivando ai giorni nostri – il visitatore può osservare alcune fra le più significative espressioni dell’idea di paesaggio in pittura.
Un’occasione per cogliere alcuni punti nodali del dibattito artistico degli ultimi cento anni intorno a un tema che chiama in causa la concezione stessa dello spazio e del modo in cui l’uomo vi si colloca.
Un panorama di 47 artisti, italiani e internazionali (da Michetti e Carena a Matta, da Galante e Guccione a Boille, Moreni e Titina Maselli, da Festa e Schifano a Fu Wenjun e Gjokaj) le cui opere si propongono anche per un ideale confronto/dialogo con quelle di Filippo Palizzi, noto per i suoi paesaggi con figure, al quale il Premio Vasto intende rendere omaggio con lo stile che lo contraddistingue.