a cura di Carlo Fabrizio Carli
A curare il Premio Vasto è stato chiamato quest’anno Carlo Fabrizio Carli, un critico romano attivo da anni in territorio abruzzese. Il tema da lui scelto – Effetto città – intende mettere a fuoco, su diversi registri espressivi, quella tematica urbana che non soltanto costituisce, a cominciare dal Futurismo, uno dei privilegiati motivi d’interesse dell’arte italiana del Novecento, ma che, ancora oggi, continua a calamitare l’attenzione di molti artisti giovani, come ha anche dimostrato l’ultima edizione della Quadriennale, dedicata appunto alle più recenti generazioni.
Affiancano il momento centrale dell’esposizione due mostre “omaggio”, la prima dedicata a Pasquale Di Fabio, il valente artista marsicano scomparso prematuramente all’inizio dello scorso aprile; l’altra – in una prospettiva di maggiore storicizzazione – a Giovanni Guerrini, figura di sicuro rilievo dell’arte italiana tra le due guerre, pittore, incisore, operatore nel campo delle arti applicate e architetto: una proposta di novità per il quadro espositivo abruzzese.
Pur vivendo, naturalmente, di vita autonoma, è interessante notare come anche le due mostre “omaggio” assecondino il tema della rassegna principale.
Molto sentita era infatti la tematica urbana da parte di Di Fabio; mentre Guerrini, a sua volta, fu coautore di quell’edificio emblematico del Novecento italiano, tutto calato in un’atmosfera “metafisica”, che è il Palazzo della Civiltà Italiana delI’E.u.r. a Roma, il popolare “Colosseo Quadrato”.