19 Luglio -19 Ottobre 2003

NEL CORPO DELL'IMMAGINE

2003

XXXVI EDIZIONE

Nuove prospet­tive ital­iane
a cura di Loren­zo Canova

L’I­talia è il paese dove l’arte ha sem­pre vis­su­to una stra­or­di­nar­ia fior­it­u­ra e dove le espres­sioni fig­u­ra­tive sono costan­te­mente rius­cite a rin­no­var­si, svilup­pan­do un inin­ter­rot­to “dis­cor­so sul­l’im­mag­ine” che ha recen­te­mente mostra­to la sua capac­ità di attin­gere fecon­da­mente non solo al lin­guag­gio dei media e alle nuove tec­nolo­gie, ma anche al ric­chissi­mo reper­to­rio del­l’arte del pas­sato, una sor­ta di “codice geneti­co” vis­su­to non più come un peso imbaraz­zante ma come un’im­men­sa fonte di sti­moli e di sug­ges­tioni da elab­o­rare con vocaboli nuovi.

In questo con­testo molti degli artisti più inno­v­a­tivi han­no dec­re­ta­to non solo la vital­ità di tec­niche come la fotografìa, il video o il dig­i­tale, ma anche la forza e la spin­ta cre­ati­va di forme espres­sive come la pit­tura e la scul­tura, spes­so ritenu­to solo “tradizion­ali” ma che cos­ti­tu­is­cono invece lin­guag­gi inestin­guibili, forze capaci di trovare con­tin­u­a­mente nuove e vari­ate declinazioni.

Il XXXVI Pre­mio Vas­to- Nel cor­po dell’immagine com­pie un viag­gio attra­ver­so la gio­vane arte ital­iana, pre­sen­tan­do alcu­ni suoi pro­tag­o­nisti prove­ni­en­ti da molte regioni del Nord, del Cen­tro e del Sud del nos­tro Paese, con una selezione che com­prende anche alcu­ni gio­vani ed affer­mati artisti abruzze­si, già noti anche a liv­el­lo internazionale.

La mostra intende attra­ver­sare le molte prospet­tive di un’arte ital­iana non più lega­ta soltan­to al pas­sato del­la grande tradizione, o basato esclu­si­va­mente sul­la sua totale negazione, ma proi­et­ta­ta ver­so il futuro gra­zie ad una sin­te­si del tut­to uni­ca e con­tem­po­ranea tra gli sti­moli prove­ni­en­ti dai media (dal cin­e­ma, dal fumet­to, dal­la pub­blic­ità, dal­la moda) e la grande ered­ità clas­si­ca, rinasci­men­tale e barocca.

Sono esposte opere pit­toriche ded­i­cate alla tem­at­i­ca del cor­po, del­la fisic­ità e del­l’i­den­tità, al dram­ma ed alla bellez­za di una nuo­va cen­tral­ità, “clas­si­ca” e futuri­bile del­la figu­ra umana, con lavori real­iz­za­ti da pit­tori come Ange­lo Bel­lobonoSte­fa­nia Fab­riziFed­eri­co Gui­daFed­eri­co Lom­bar­doDaniela Papa­diaFab­rizio Pas­sarel­la, da scul­tori come David Fagi­oli e Pao­lo Schmidlin, da fotografi come Daniela Monaci e Piero Pom­pili.

Altre opere sono ded­i­cate al nuo­vo rap­por­to tra l’uo­mo e la natu­ra, al con­fron­to tra l’u­man­ità e le mutazioni oper­ate dalle biotec­nolo­gie, dal­la clon­azione, dalle manipo­lazioni genetiche che por­tano ad una sor­ta di “ibri­dazione” genet­i­ca dei cor­pi e delle immagini.

Tra questi lavori sono pre­sen­ti i quadri di Alber­to Di FabioFul­vio di Piaz­zaAdri­ano Nar­diDavide NidoDany Vescovi, le scul­ture di Car­lo de MeoMichelan­ge­lo Gal­lianiLuca Mat­tiSil­vano Tes­sarol­lo, i lavori fotografi­ci e dig­i­tali di Mat­teo Basilè e di Francesco Carone.

Un’al­tra sezione del­la mostra, invece, è ded­i­ca­ta al rap­por­to tra scul­tura e ambi­ente, con opere che pren­dono pos­ses­so del­lo spazio come vere e pro­prie instal­lazioni real­iz­zate da Ivan Bar­lafanteAnto­nio Riel­loSer­gio Sar­ra.

Infine al pae­sag­gio urbano e alla vita nel­la cit­tà, all’ar­chitet­tura e alle sto­rie met­ro­pol­i­tane, rilette e inter­pre­tate in chi­ave con­tem­po­ranea, sono ded­i­cati i quadri di Fab­rice de Nola e di Mar­co Ver­rel­li, le “micros­cul­ture” di Adal­ber­to Abbate, le opere dig­i­tali di Gia­co­mo Cos­ta.

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